OMAGGIO A JONAH LOMU

JONAH LOMU (1975 – 2015)

Lomu era originario di Tonga ed era nato il 12 maggio 1975 a Auckland, in Nuova Zelanda, giocava a rugby nel ruolo di tre quarti ala. Nel 1994, a 19 anni, diventò il più giovane giocatore ad essere convocato per la nazionale della Nuova Zelanda.

Alto 1.95 e pesava 115 kg ma riusciva a sfrecciare sotto i 10 secondi e mezzo sui 100 metri. Quando era lanciato era praticamente inarrestabile.

Il ct degli All Blacks Laurie Mains lo fece debuttare appunto ala a 19 anni e 45 giorni, la più giovane matricola di sempre della Nuova Zelanda, ma il gigante era ancora troppo acerbo e i francesi lo aggirarono facilmente. Un anno dopo il boom ai Mondiali, 7 mete compreso il poker leggendario all’Inghilterra che avviò il mito. Una compagnia petrolifera mise persino una “taglia” di 5mila dollari per il primo giocatore del Sud Africa che fosse riuscito a placcarlo. Aberrazione ben presto ritirata, ma ormai la risonanza delle imprese di Lomu aveva varcato i confini del rugby. Per la cronaca il primo a riuscire a tirarlo già nella finale, sotto gli occhi di Mandela, a cui Lomu aveva tolto il sonno, fu il mediano di mischia Joost Van der Westhuizen.

Lomu ha segnato 37 mete per gli All Blacks in 63 test match dal 1994 al 2002. In due edizioni di mondiali ha segnato 15 mete, record finora solo eguagliato.

Si ammalò a soli 21 anni, passò attraverso due anni di dialisi, riusci a giocare, da protagonista assoluto, un altro mondiale con una meta alla Francia che è tutt’ora un vero e proprio cult per gli appassionati. Potenza pura.

 

Eden Park (Auckland): così gli All Blacks hanno reso omaggio al loro compagno

 

MASCA’S SPORT Team

 

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