Oggi parliamo della scarpa da basket dell’Adidas, la crazyquick 3.
Lanciata nel 2013 per il segmento basket, la linea Adidas Crazyquick è giunta alla sua terza iterazione. Queste scarpe sono sempre state delle ottime “performers” ad un prezzo contenuto e ciò ne ha comportato una buona diffusione, sopratutto nel vecchio continente.
Con l’inizio della stagione agonistica alle porte, Adidas ci propone le sue Crazyquick 3, scarpe dal look accattivante ed al passo con i tempi. I più attenti le avranno sicuramente notate ai piedi dei “nostri” Danilo Gallinari e Andrea Cinciarini durante Eurobasket 2015.
Caratteristiche
La tomaia è composta da una base in TechFit che va a fungere da scarponcino interno ed avvolge il piede per una calzata ottimale, ad essa viene poi aggiunto uno strato in tessuto a maglia molto larga (in gergo “open mesh“) in modo tale che ci sia una protezione per lo scarponcino senza andare a soffocare il piede. La punta della scarpa è poi rivestita da Fuse come su ormai tutte le scarpe da pallacanestro. Il sistema di allacciamento si compone di classiche asole e dei cavi visti anche sulle Adidas Crazylight boost 2015.
L’intersuola qui è la caratteristica più interessante, presenta infatti la nuova tecnologia chiamata QuickFrame, la quale è costituita da un telaietto in EVA (materiale plastico) che avvolge interamente la scarpa ed il cui scopo è quello di contenere il piede all’interno della sua base impedendo così movimenti indesiderati e, soprattutto, infortuni.
Dal punto di vista dell’ammortizzamento, troviamo ancora una volta Adiprene +, schiuma che permette di avere un ottimo “court feel” e che assorbe adeguatamente gli impatti col terreno. Classica impostazione delle scarpe di media gamma proposte da Adidas.
La suola vede una trama a spina di pesce multi-direzionale a cui si aggiunge la caratteristica costante della linea Crazyquick, ovverosia l’Adidas Puremotion, la cui peculiarità sta nel segmentale la suola in diverse sezioni in modo tale che possa assecondare perfettamente il movimento naturale del piede.
Design
Il taglio si è abbassato rispetto alle versioni viste in precedenza, il collo della scarpa scende infatti al di sotto del malleolo. Caratteristica, questa, che abbiamo già visto in scarpe Adidas quali le DLillard e le Crazylight Boost.
La presenza del QuickFrame, accanto alla minor invadenza estetica del Puremotion (che si fonde perfettamente con la linea generale di questa scarpa), creano un design piacevole e un look in qualche modo nuovo che piacerà a molti.
Se nel passato i dubbi sulla scelta Crazyquick coinvolgevano maggiormente il lato estetico che quello prestazionale, quest’anno sicuramente Adidas a compiuto un notevole passo in avanti proponendo una scarpa “solida” da entrambi i punti di vista e ciò non può che farti piacere.
MASCA’S SPORT Team